Ti amo.........Conosci Te Stesso.....!

GRAZIE...

venerdì 18 novembre 2011

LEGGERE I TAROCCHI SENZA MANIPOLARE

Ma come si fa a leggere i Tarocchi senza manipolare, senza guidare, senza ergersi a Maestro?
Per non scivolare in questi errori  mi sono proposto di non elargire mai consigli, ma di strutturare la lettura in modo che la soluzione arrivasse dal consultante stesso. Per raggiungere tali obiettivi mi sono basato sugli studi relativi all'analisi dei sogni: lo psicanalista non deve spiegare al paziente il significato dei simboli onirici. Infatti significherebbe interpretare il ruolo di madre-padre relegando il cliente in una perenne infanzia. Il paziente deve sviscerare da solo i messaggi che gli vengono inviati dal subconscio. L'analista può presentare diverse soluzioni. SPETTA AL CONSULTANTE SCEGLIERE LA VIA CHE PIù GLI CONVIENE .
Pertanto il lettore di Tarocchi deve raggiungere una perfetta neutralità dimenticando i propri desideri , sentimenti , opinioni. Ma se riesce a trasformarsi in un uomo invisibile chi leggerà i Tarocchi? Usando una metafora direi uno specchio.  NELLA LIMPIDEZZA DEL NOSTRO SPIRITO SI RIFLETTE IL LIVELLO DI COSCIENZA DEL CONSULTANTE. Usando un linguaggio adatto a lui , mimetizzandoci , attraverso i nostri gesti e parole faremo si che il consultante si legga i Tarocchi da solo. La lettura darà una soluzione che corrisponde al mondo dell'altro e non al nostro.Le nostre soluzioni non sono le sue soluzioni. Se il consultante non è d'accordo con la nostra lettura non dobbiamo convincerlo: dobbiamo dargli ragione, perchè è della sua vita che si tratta. In realtà l'inconscio è nostro alleato . Se si rifiuta di rivelarci un segreto è perchè non siamo ancora pronti. La rivelazione non va mai forzata . Dobbiamo ottenerla con grande prudenza.

giovedì 17 novembre 2011

LAVORARE COI TAROCCHI

Un lavoro iniziatico da farsi con i Tarocchi è quello di cambiare il proprio punto di vista, facendolo uscire dalla prigione dell'età, e iniziare ad osservarsi con uno sguardo cosmico, eterno e infinito. A seconda dei colpi che la vita ci ha inferto, nei nostri 4 centri abbiamo età diverse: una persona può essere mentalmente un adulto di 40 anni , emozionalmente avere 8 anni , sessualmente 15 e fisicamente 60. Invece l'occhio testimone, Dio interiore , quintessenza, Essere essenziale, ha l'età dell'universo. Possiamo espandere incessantemente questi 4 punti di vista. La malattia, la sofferenza , la depressione SONO PUNTI DI VISTA LIMITATI, SONO UNA CARENZA DI COSCIENZA. Quanto più la Coscienza funziona con concetti, sentimenti, desideri e necessità fossilizzati, tanto maggiori sono i mali. Ma se ci guardiamo da un punto di vista universale, i problemi cessano di esistere. A. Jodorowsky.

sabato 12 novembre 2011

UNA LETTURA DI TAROCCHI

"Occorre capire che i Tarocchi non sono “un libro” filosofico realizzato con simboli che si sostituiscono al linguaggio articolato e descrivono i livelli di un’iniziazione spirituale. Possono essere utilizzati sotto questa forma, come fanno molte società segrete (che eliminano 56 carte per esaltare soltanto i 22 Arcani Maggiori), ma ciò può condurre soltanto ad un deprezzamento dei Tarocchi e a lasciarli nelle mani di “veggenti” che utilizzano le lame come supporto senza nemmeno averle memorizzate. I Tarocchi, una volta memorizzati, sviluppano alcune regioni dello spirito che possono allora condurci in maniera del tutto naturale alla lettura. Il PIÙ GRANDE CONTROLLO NELL’ARTE DEI TAROCCHI È LA FACOLTÀ DI POTERLI TIRARE AD UN’ALTRA PERSONA E...A SE STESSI. Ma i Tarocchi possono anche essere tirati a persone assenti, ad istituzioni, a momenti o personaggi storici, ad oggetti, etc. La loro applicazione è senza limiti e dipende dal grado d’apertura del lettore. Si possono “leggere” i Tarocchi, ma respingendo ogni intellettualismo e senza dare contenuto simbolico inamovibile ad ogni carta o mettendoli in relazione gli uni con gli altri, soltanto attraverso i loro numeri, come se ci si trovasse di fronte ad una lingua esclusivamente numerologica. Si parla di un linguaggio visivo dei Tarocchi, per relazioni e disegni, dove ogni arcano può girare attorno ad un centro e cambiare almeno 360 volte di significato.

La lettura si fa arte dove dettagli e colori si mescolano, per dare, con la collaborazione del consultante, un ritratto denso del passato che può andare dal periodo intrauterino fino al minuto stesso della consultazione. Questa “rastrellata” evoca naturalmente gli antenati più lontani, occorre rendersi conto che le caratteristiche positive o negative del carattere appartengono “a catene” che collegano molte generazioni. Quindi potremmo avanzare che in ogni individuo i problemi presenti sono il frutto di molti secoli di macerazione.

Una volta fissato il passato, quando il consultante sa da dove viene, si può sapere dove è e dove va, le possibilità che gli si aprono e che dipendono dalla sua volontà di agire o di non agire in questa o quella direzione. Una volta stabilito il ritratto e quando l’Incosciente del paziente è “attraccato” sulle carte dei Tarocchi che agiscono allora come talismani, si può agire su questo ritratto: equilibrarlo, cambiare posizione alle lame, rendere positivo ciò che si presenta come negativo, agire su un destino che è in gran parte una trappola psicologica. La presa di coscienza conferita dai Tarocchi è fulminante poiché agisce come uno Specchio dello Spirito. Ma l’Arte di leggere i Tarocchi non si acquisisce istantaneamente tramite non so quali ricette intellettuali. Se non li si lavora, se non li si studia, se non li si pratica - il cammino è identico per chi vuole suonare uno strumento musicale - non si riuscirà a dominarli. La lettura dei Tarocchi esige consacrazione e preparazione".

TAROCCHI E LIBERO ARBITRIO

Se ne parla e se ne parla ma cos'è il libero arbitrio e come viene interpretato dai Tarocchi???
Libero arbitrio come : faccio quello che voglio, sono libero di prendere le mie decisioni! Questo è interessante e alla fine dei conti è così che vanno le cose...ma alla fine! Fino a che punto siamo sicuri che siamo noi a decidere ?Mi spiego meglio: io scelgo di non frequentare più una determinata persona o decido che faccio un gita al mare,o quel lavoro piuttosto che un'altro, bene, è veramente quello che voglio ? Potrebbe essere che non sono io a scegliere ma vengo scelto, dal caso, dalle mode, da modelli ripetitivi che oramai non so nemmeno riconoscere perchè parte integrante di me. Le credenze dell'infanzia spesso sono così cristallizzate nella nostra coscienza e così subdolamente nascoste che nessuno si chiede se sono nostre o dei nostri antenati, amici ,genitori etc...
Adesso direste ancora io faccio quello che mi pare e sono libero di farlo e se si con quale criterio?Come riconoscete voi stessi dai condizionamenti che vi portate dentro?
I Tarocchi interpretano il libero arbitrio nel FARE LE COSE IN ETICA CON LA NOSTRA ANIMA, ci fanno comprendere (attraverso il loro linguaggio ottico, i codici, i colori , la geometria degli archetipi etc) i blocchi che ci scollegano dalla fonte, ...così che le nostre scelte non dipendono più dall'emisfero limitato della  mente e dalle esperienze del passato, ma svincolate da tutto ciò i Tarocchi diventano un canale diretto con la nostra anima così che le nostre decisioni  sono il  frutto delle intuizioni provenienti da  Dio , quel Dio non così lontano da noi, ma così vicino , tanto vicino da non essere sentito !!!!